“Nel cuore della Maremma, l’azienda di famiglia che ho ereditato rappresenta una solida testimonianza delle tradizioni agricole che si sono evolute nel corso degli anni. Il fulcro dell’azienda è un antico podere maremmano a due piani, originariamente adibito all’allevamento di mucche da carne al piano terra, mentre una famiglia di agricoltori risiedeva al piano superiore.
La viticoltura specializzata ha segnato una profonda trasformazione rispetto alle pratiche del passato. Le coltivazioni di grano e orzo tra i filari distanziati e supportati da alberi d’olivo sono state sostituite da una nuova identità vinicola, grazie anche al contributo fondamentale della Cantina di Pitigliano nel processo di trasformazione.
Nel 1992, l’azienda è passata ufficialmente a me, consolidando il mio impegno nel settore. Nel 1999, con la realizzazione della nostra cantina interna, si è aperto un nuovo capitolo nella storia dell’azienda. Questo culminò nella prima fermentazione e nell’emissione dei primi vini imbottigliati nel 2000. In quell’anno, piantammo otto ettari di nuovo vigneto. Negli anni successivi, altri tre ettari si aggiunsero, e attualmente, con il rinnovo dei vigneti più vecchi, stiamo pianificando di aumentare ulteriormente la nostra superficie vitata.
Attualmente, l’azienda si estende su 63 ettari, integrandosi con il territorio attraverso boschi, pascoli e seminativi nelle aree non destinate alla viticoltura. Questa sinergia tra il territorio e la moderna viticoltura è al centro della nostra filosofia aziendale, improntata sulla sostenibilità e il rispetto del territorio e del paesaggio. L’intero complesso aziendale, costruito nei primi del ‘900, è stato preservato nella sua essenza, adattando le destinazioni d’uso. La nostra certificazione BIO risale al 1994, e pertanto non abbiamo mai fatto uso di diserbanti e prodotti sistemici.”
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